L’attraversamento del Riale Grande a
Lumino, nella zona ad est tra le Scuole dell’infanzia ed i Magazzini
Comunali, ci offre l’opportunità di affrontare il tema “passerella” in
un contesto misto: paesaggio, estetica, struttura, risorse economiche.
La campata ridotta (circa 16m) ed il desiderio estetico ci impongono
gesti semplici ma di pregio. Le disponibilità economiche ci impongono
moderazione nelle forme ma al contempo un minimo di efficienza statica.
A seguito di un’iniziativa popolare che raccolse 171 firme, il 13
novembre 1991 viene consegnata al Municipio la richiesta di
realizzazione di un collegamento ciclo-pedonale tra le due sponde del
Riale Grande. Il 10 febbraio 1992, il Consiglio Comunale accetta tale
proposta e decide di inserirla successivamente nel Piano Regolatore
Comunale. Una variante di PR denominata “Via Riale e passerella sul
Riale Grande” è in corso di approvazione: il Dipartimento del territorio
del Cantone Ticino si è espresso con un esame preliminare del 28
ottobre 2013. L’informazione pubblica e la partecipazione della
popolazione sono state garantite tramite una serata pubblica svolta il
28 novembre 2013 e il deposito degli atti dal 25 novembre al 24 dicembre
2013. Successivamente il Municipio ha deciso di integrare la variante
di PR summenzionata con un’ulteriore modifica, estendendo il concetto di
collegamento ciclopedonale verso ovest, andando a realizzare un asse
per la mobilità lenta che attraversa da est a ovest praticamente tutto
l’abitato.
Le varianti di PR si inseriscono nel contesto dell’ampliamento della
Scuola dell’infanzia e si intende garantire una maggiore sicurezza agli
allievi dell’intero comparto scolastico, includendo anche l’attuale sede
della scuola elementare, creando un percorso ciclopedonale tra Bosniga
di fuori, l’area interessata dal Piano di quartiere “Bosniga”, la scuola
dell’infanzia la scuola elementare e il nucleo, sfruttando la
passerella sul Riale Grande.
Concetto / Realizzazione
Il
progetto qui presentato vuole essere una proposta estetica ai desideri
della Committenza nel rispetto delle disponibilità economiche
indicateci. La geometria e la statica nascono dal Luogo, senza eccessi
formali, ma pur sempre con un’attenzione particolare all’aspetto
estetico del manufatto.
Nel disegno complessivo del progetto, per garantire agli utenti spesso
accompagnati da bambini, un’area di piacevole svago, sono stati
collocati degli elementi in granito (parallelepipedi ricavati dagli
elementi di scarto della pavimentazione delle rampe di accesso) con
funzione di seduta e tavolo per spuntini. Questi elementi sono stati
posizionati con grande attenzione sul terreno, seguendo le direzioni
delle viste più interessanti sul paesaggio circostante, quelle sul
manufatto e l’ombreggiatura delle alberature esistenti. Si completa così
il disegno di una piccola porzione di territorio che collega le zone
abitative a nord, con quelle di servizio a sud (scuola, palestra, asilo,
centro comunale, …), permettendo agli utenti di attraversare il Riale
Grande e di immergersi, per un attimo, nella verde e lussureggiante
natura dei boschi di Lumino.
Fili d’acqua paralleli, a mo’ di pettine, attraversano la piccola valle.
Prendendo spunto da questa configurazione, immaginiamo dei fin elementi
metallici che, intrecciandosi tra loro, materializzano l’elemento
portante (cf. immagini Schizzo preliminare “From Drop to Steel” –
immagini Riale Grande, movimenti d’acqua verticali ). In questo modo la
normale funzione del parapetto si estende a quella statica, idea non
certo nuova, ma sempre di interessante attualità. Il parapetto diventa
quindi l’elemento marcante del progetto, sviluppandosi attorno al tema
statico ed a quello estetico. Due placche – la fibra superiore e quella
inferiore – assicurano i flussi di compressione e trazione necessari
alla resistenza del manufatto. Inclinandosi in modo opposto, esse
producono una diversa riflessione della luce assicurando un aspetto
intrigante sia dell’elemento “corrimano” che della base dell’impalcato.
Questi elementi sono realizzati con semplici lamiere piane, irrigidite
con elementi trasversali e longitudinali. Tra le fibre superiori ed
inferiori si sviluppa un “pizzo” composto da tubolari inclinati che si
intrecciano prospetticamente, alternando la loro inclinazione. Per
assicurare una distribuzione ottimale della materia – che è poi la
ragione della resistenza – i montanti lasciano spazio ad un nuovo
intreccio di funi in acciaio di diametro minimo (ø 3 mm) che garantisce
la necessaria sicurezza d’utilizzo (ø libero di passaggio inferiore a
120 mm). Nasce così una vibrazione composta da luce, ombra e materia che
si diffonde sul Riale Grande, offrendo resistenza ed estetica al luogo
predisposto all’attraversamento.
Organizzazione
Mandatari (progettisti)
BlueOffice Architecture – Bellinzona (CH)
arch.EPFL Filippo Broggini
Pini Swiss Engineers – Lugano (CH)
dr.ing. EPFL Stefano Guandalini
ing. Lorenzo Rossini
Ing. Fabrizio Gernei – Dôle (F)
Committente
Municipio di Lumino
Pianificatori
Studio Associati SA - Lugano
arch. ETH Paolo della Bruna
Realizzazione
scavi: Pietro Ceresa - Lodrino
fondazioni: Municipio Lumino, Augusto Zuccali, capo operaio comunale
carpenteria: Tuchschmid AG - Frauenfeld
trasporto e posa: Sabesa SA - Riazzino
Cronaca
1991:
iniziativa popolare
1992:
accettazione Consiglio Comunale
1995-1996:
approvazione Piano Regolatore
1999-2011:
approvazione varianti PR
2011:
Contatti preliminari; Progetto di massima
2012:
Progetto di massima; Progetto definitivo ed esecutivo; Appalti; Licenza edilizia; Licenza edilizia è rilasciata; Esecuzione
2013:
Esecuzione
18/09/2013:
Consegna lavori, inaugurazione ufficiale della passerella da parte delle autorità Comunali
Finanziamento
Costo passerella (inclusi onorari) Fr. 75’254.75
Valutazione della giuria
Il ponte
giallo a Lumino è, agli occhi della giuria, un esempio riuscito di
combinazione visualmente attraente di statica ed estetica. La
costruzione riflette il gioco delle acque del Riale Grande e meraviglia
con la particolare colorazione. Il disegno e la colorazione del
ponticello non corrispondono a quelle dei comuni ponti pedonali. Si
differenzia cosí in modo forte e significativo dai suoi dintorni e
diventa un segnale nel paesaggio. Grazie alla nuova connessione si è
venuto a creare uno spazio di alta qualità, il quale con le panchine
sulla riva del Riale Grande forma un luogo intermedio che invita a
fermarsi. Su entrambi i lati del ponticello le vie pedonali e
ciclistiche continuano su strade a traffico ridotto e incitano ad andare
a piedi.
Questo progetto mostra che anche con un budget piccolo, se si presta
sufficente attenzione a come trattare l’ambiente circostante, si può
raggiungere un ottimo risultato, che si confà a questo luogo piuttosto
rurale. Oltre al basso costo complessivo la giuria sottolinea anche
l’istallazione relativamente semplice del ponte. Esso è stato
prefabbricato, consegnato e piazzato sopra le sue fondamenta per mezzo
di una gru, cosí da essere messo a disposizione degli utenti in tempi
molto brevi.