Situazione iniziale
Il sito
occupato oggi dal «Parc des Chaumettes» era stato suddiviso più di 25
anni fa in zone verdi. In seguito, su quest’area attrattiva direttamente
di fronte all’entrata della clinica universitaria di Ginevra HUG, è
stato costruito un parcheggio provvisorio. Solo nel 2009, dopo diversi
tentativi e dopo una totale riorganizzazione del traffico, il «Parc des
Chaumettes» ha potuto giungere a compimento.
Progetto
Nell’anno 1998 si è
costituito il gruppo di lavoro «Ecomobilité à Cluse-Roseraie», a
rappresentanza di residenti, associazioni d’interesse, gruppi di esperti
cantonali e comunali e amministrazione ospedaliera. Le analisi e le
inchieste condotte sul quartiere, hanno messo l’accento su due aspetti:
la necessità di migliorare la mobilità ciclopedonale e l’importanza di
realizzare verde pubblico di qualità. Si è di seguito indetto un
concorso di architettura, che ha creato i presupposti per un riassetto
qualitativo dell’intera area. La realizzazione ha subìto ritardi a causa
della complessa riorganizzazione della viabilità, bloccata anche da
alcuni ricorsi.
Organizzazione
Committente:
Stadt Genf
Progetto:
Manzoni
& Schmidig architectes (in collaborazione con Tobias PAULI
architecte-paysagiste & Jaqueline KISSLING architecte)
Ingegnere: SANICE (association bureaux Sansonens et Ingénieurs civils ICE)
Pianificatori del traffico:
Citec ingénieurs conseils
Geotecnica / misurazioni:
Géotechnique appliquée Dériaz SA, J.- C. WASSER S.A.
Tempi
1998: decreto municipale del credito di progetto
2001: concorso di architettura
2003 / 2006: decreto municipale del credito di costruzione
Ottobre 2003: inizio dei lavori
2009: fine dei lavori e inaugurazione ufficiale il 12.6.2009
Finanziamento
Credito di pianificazione: CHF 0.23 Mio.
Credito di costruzione (canalizzazione e strada): CHF 5.65 Mio.
Credito di costruzione (parco): CHF 6.04 Mio.
Totale: CHF 11.92 Mio.
Valutazione della Giuria
L’intervento
è un ottimo esempio di ricucitura urbana nell’eterogeneo spazio del
quartiere Cluse-Roseraie, prima dominato dall’automobile. La
sistemazione del parco e della rete stradale riquali-ficano in modo
inequivocabile lo spazio urbano. L’ospedale è perfettamente integrato
nell’ambiente e la popolazione residente gode di verde pubblico
comodamente raggiungibile dall’abitato. Il parco esprime una necessità
sociale e appare vissuto. L’intervento dimostra come locali iniziative
di quartiere – qui a favore del verde pubblico – possano dare buoni
risultati. Il coinvolgimento del quartiere nei processi di
pianificazione e realizzazione è stato esemplare. An-che in questo caso,
purtroppo, non si è progettato a favore di un abbattimento delle
barriere ar-chitettoniche. Gran parte del parco non è raggiungibile con
la sedia a rotelle o da persone con difficoltà motorie; molti percorsi
sono interrotti da gradini; i contrafforti in cemento e le scale lungo
il perimetro del parco costituiscono una barriera insormontabile,
consentendo una fruizione limitata a persone motulese.